Racconti Erotici > Lui & Lei > STELLA - terza parte
Lui & Lei

STELLA - terza parte


di Membro VIP di Annunci69.it bingo26
28.02.2025    |    139    |    0 9.0
"L'ascensore si aprì, nessuno al piano..."
Nei giorni seguenti riuscì a lavorare ma facevo durare più del normale la mia presenza in studio solo ed esclusivamente per lei. In effetti avevo trovato il problema da imputarsi su alcune configurazioni del server quasi subito ma come un magnete ero attirato a recarmi presso lo studio per lei. Volevo rivederla, passare del tempo assieme tranquillamente invece che di fugaci momenti rubati.
In ufficio ci scontravamo, ci cercavamo con sguardi avidi, occhi negli occhi, pensieri pericolosi, trasgressivi carichi di significati intrinsechi. Mi soffermavo spesso ad ammirarla nei suoi tubini che mettevano in risalto la sua prorompente femminilità e su ciò che essi nascondevano: quei tesori che avevo scoperto e dai quali non riuscivo a distogliere i pensieri. Ma era lei ad avermi catturato la mente prima ed il corpo e l’anima dopo.
Era un martedi. Quel giorno sapevo che aveva una visita specialistica alle 09.00 del mattino e che poi avrebbe preso l’intera giornata libera.
Le inviai un semplice SMS.
“Vieni. Hotel XXXXXXXX. So che dopo la visita saresti andata nella SPA dello stesso albergo per una ceretta. Ho prenotato una stanza dalle 12.00. Non rispondere. Non telefonare. Mi faccio sentire io”.
Ero in camera. Accesi la tv, guardando le ultime notizie ma senza prestare veramente attenzione. Alla parete una stampa di un dipinto di Monet, mi sembrava che fosse il “Carnevale a Boulevard des Capucines”, gli alberi spogli. Cercai di richiamarlo alla mente, di ricordare se fosse ambientato in primavera o autunno. Volevo distrarre la mente.
Una sua chiamata.
“cosa ti avevo detto? Sarai punita per questo. Ho portato un paio di manette!”.
Sentii un ansimo da parte sua, quasi un mancamento.
“Arrivo. C’è traffico e dietro di me ho un maiale che mi sta attaccato al culo da quando sono salita in macchina, mi segue dal parcheggio del medico”.
“Lascialo fare. Ti avrà notata, non passi inosservata e magari sta facendo fantasie su di te, di sicuro”.
“Sei un porco. Che faccio porto anche lui?” rise….
“Solo se è giovane e bello”.
“E’ un vecchio maiale bavoso...”
“Magari vorrà guardare…” incalzai io “Avvisami quando avrai finito la cera” e chiusi la comunicazione.
Mi avvisò che aveva finito la depilazione nella SPA dell'albergo che aveva un'entrata a parte, di fianco a quella principale.
Andai giù e aprii la porta di comunicazione con la tessera a chip della stanza.
Lei era in accappatoio.
I capelli che le cadevano sulle spalle. Gli occhi che risplendevano.
In ascensore la spinsi contro la parete mentre le mangiavo la bocca. Con la mano raggiunsi la sua fica. Era bagnata all'inverosimile, calda, liscissima, Entrai con le dita, cercai il suo clitoride. Volevo farla godere.
Ora. Ora, mentre eravamo in ascensore.
Sentivo il suo odore, un odore che mi faceva impazzire. L'odore forte della sua fica eccitata. Lei appoggiata di schiena, la testa riversa all'indietro, gli occhi chiusi, godeva della carezza.
Voleva urlare!
Volevo che ora godesse alla mia maniera, come solo lei sa fare. L'ascensore si aprì, nessuno al piano. Lo rimandai giù. Ora l'altra sua mano sul suo culo, cercava il suo buco. Era bagnato fradicio anche questo, la penetrai con violenza con le dita.
Lei godette una volta, rimandai su l'ascensore. lei godeva ancora, le sue mani ad accarezzarmi.
La porta si aprì di fronte ad una coppia anziana. Ci ricomponemmo velocemente ed uscimmo provocando l'occhiata scandalizzata della signora e quella più comprensiva del signore.
In camera non arrivammo al letto. Nel piccolo atrio lei si appoggiò con le mani alla parete e mi incitò, mi dava del porco, mi diceva di fotterla come una cagna in calore e io con i pantaloni a terra la tenevo per i capelli e sbattevo contro le sue natiche.
“Urla!” la spronai.
“Dai!... godi! ...! Ti devono sentire fino a piano terra! Dai!”.
Non riuscimmo a raggiungere il letto, eravamo ancora sul pavimento che scopavamo, eravamo due animali, io che a forza di colpi le facevo raggiungere la parete opposta.
Poi il breve riposo.
Lei nuda a gambe aperte si toccava pigramente, la bella mano che si accarezzava, io appoggiato con la testa alla sua coscia, ero a pochi centimetri dalla sua fica, l'annusavo... la guardavo.
“Vuoi sapere... porco? Quel maiale che mi stava dietro in auto mi ha seguito fin dal parcheggio perché mentre salivo in auto ho allargato le cosce e di sicuro avrà notato che non indossavo l’intimo. L’avevo tolto nel bagno dello studio medico. Per farti una sorpresa. L’ho messo in borsa”.
“Non ti avevo detto di toglierti l’intimo. Prendilo”.
Lei si alzò pigramente avviandosi verso la borsa che aveva mollato all’ingresso. Non mi sarei mai stancato di guardare il suo corpo: quelle tette grosse, calde, rotonde, quei capezzoli impertinenti sempre dritti e duri. Il suo culo che fra poco avrei preso….
Nel frattempo avevo tirato fuori le manette che avevo messo nel cassetto del comodino.
“giu! mettiti in ginocchio... testa sul letto!” le ordinai.
Ammiravo il suo culo, la profonda valle fra le natiche. Il fiore simile ad un garofano scuro e l'alone che ha intorno. Fra le cosce vedevo la fica, larga, rossa, slabbrata, piena della sua linfa che tracimava. Era eccitata, bramosa, in attesa.
Le toccai il culo, il suo garofano. le sue pieghe.
“Allunga una mano verso la testiera”. Ubbidì subito ma guardandomi da sopra una spalla.
“guarda avanti!”. Le presi il polso sinistro e glieli bloccai con le manette ad una sbarra della testiera del letto.
Presi il suo perizoma, lo appallottolai e glielo infilai in bocca. La vidi spalancare gli occhi ma non emettere alcun movimento, nessun diniego.
“Griderai ma i tuoi urli saranno solo per me!”.
Prima piano, bagnandomi le dita, poi forte la penetrai. Ritiravo e rimettevo fino a ficcarle dentro due dita fino al palmo, lei si dimenava.
“Toccati tu...! Toccati la fica... voglio che vieni così...”--
Lei esegui, la sua mano fra le cosce che strofinava, entrava... si bagnava e strofinava, mentre io, con le sue dita, le lavoravo il culo. Con l'altra mano me lo menavo.
La spronai.
“Più forte... più forte! Menati quella cazzo di fica... dai! Che ti fotto il culo con le dita...”.-
Lei con la mano che muoveva frenetica e infine il suo orgasmo! Le sue urla, il suo dimenarsi e le mie dita a fondo.
Ad un certo punto un getto trasparente le venne fuori.
Un momento...!
Sborra o pipì?
Era un getto trasparente! Uno spruzzo che continuava forte!
Allungai le dita, le intinsi, annusai e leccai.
“... pipì... mi hai inondato di pioggia dorata addosso...!” le tolsi il perizoma dalla bocca.
“Siii... e se ho goduto! avevo la vescica piena! L'orgasmo bruciava dentro e alla fine non sono riuscita più a tenerla... e mi sono lasciata andare...”.
La girai violento e le incollai la bocca alla fica, mi sentivo impazzire…bevevo, succhiavo, leccavo, mordevo, mi inebriavo della sua linfa.
Da infoiato scalai il suo corpo, entrai in lei, mentre la mia bocca piena travasava parte del contenuto nella bocca di lei, bevemmo assieme, bevemmo il nettare del quale mi ero dissetato alla sua fonte.
E la penetravo….
Venni con un urlo che mi sconquassò da dentro, tremavo ma anche lei era tutta un brivido mentre urlava il mio nome.
“Scusami per prima...io…non…”. Mi disse lei una volta ripresasi.
“Non ti devi scusare di nulla. E’ stato incredibile, intimo, carnale, profondo. Tutto è concesso quando si è consenzienti, non c’è nulla di sporco o di poco razionale quando il limite è dettato solo dalla nostra fantasia, liberi da inibizioni che, normalmente, sopprimono la nostra vera natura”.
Ci guardammo intensamente negli occhi per un lungo istante e ci baciammo profondamente, con veemenza, nutrendoci saziandoci. Le nostre lingue erano un tutt’uno. Non si capiva dove terminavo io ed iniziava lei….

....CONTINUA...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per STELLA - terza parte:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni